giovedì 12 novembre 2009

La festa di San Martino a Venezia

Ieri è stata l'Estate di San Martino, un giorno molto atteso dai bambini di Venezia; festeggiato fin dalle prime ore del giorno, alla loro maniera gradevolmente chiassosa. La festa ci viene documentata da Fausto, tramite il suo blog molto ben curato, Alloggi Barbaria blogspot.
Dietro sua preventiva autorizzazione la ricopio integralmente, comprese le foto, le quali, per ragioni dovute alle mie scarse capacità tecniche, troveranno una collocazione diversa rispetto alla fonte originaria. Mi riferisco volentieri a questa festa fanciullesca veneziana, perchè non mi risulta sia altrettanto festeggiata qui da noi "sul continente". Ma i blogger più attempati forse ricorderanno se mai durante la loro fancillezza avvenivano feste del genere nei loro rispettivi paesi o città. In particolare mi aspetterei racconti da parte di Ambra e di Marcello, i quali, come suppongo, dovrebbero averne in abbondanza. Dal canto mio, e anche se purtroppo è riferito alla settimana santa, poichè di San Martino non ricordo di nulla, ho lasciato ampia testimonianza nel commentario di Fausto, di quanto avveniva di festosamente rumoroso dalle mie parti, al tempo in cui ero fanciullo.
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Post di Fausto
La Festa di San Martino a Venezia si è tenuta regolarmente come ogni anno, l'11 novembre. La Festa di San Martino è molto amata dai bambini che, secondo una secolare tradizione, girano per i vari negozi con mestoli e coperchi di pentole "minacciando" di cantare la filastrocca di San Martino (e battendo i loro attrezzi con vigore) se non gli viene dato qualche moneta o caramella. I titolari dei negozi cedono fin troppo facilmente a simili "ricatti", anche perchè, se i bambini non ricevono dei dolci, insistono con la canzoncina fino a perdere il fiato. A dire il vero la Festa di San Martino anche a Venezia ha risentito del momento economico non esaltante, quindi i bambini hanno ricevuto molti più dolci che monete. Come si è detto la Festa di San Martino viene celebrata solo dai bambini. Si è assistito quindi fin dal mattino al via vai di scolaresche (accompagnate dalle loro maestre) per le strade di Venezia, alla ricerca di normali negozi o pasticcerie disposte a pagare il dazio alla festa. Nel pomeriggio e fino a sera invece i gruppi di bambini erano più ridotti ma sicuramente più rumorosi, accompagnati dai genitori molto felici di rinnovare tramite i loro figli le usanze di questa antica festa. La Festa di San Martino è stata celebrata anche in Campo dei Frari con un suggestivo ritrovo di adulti e bambini illuminato da lampade colorate. Ancora di sera le pasticcerie ed i bar della città esponevano nelle loro vetrine i tipici dolci di San Martino, alcuni dei quali grandi come metà vetrina (vedi foto sotto). Alla fine della giornata i bambini sono tornati a casa esausti ma felici. Nelle loro tasche molti dolci e caramelle e qualche soldino, come vuole la tradizione.








domenica 1 novembre 2009

L’investitura di cavaliere di S.Stefano

Dal blog

http://narrare-dimammi.blogspot.com/2009/10/la-procedura-per-linvestitura-di.html

La procedura per l’investitura di cavaliere di S.Stefano.
Dal libro “ I cavalieri di Arezzo Cortona e Sansepolcro membri del Sacro Militare Ordine di S. Stefano Papa e Martire “ (edito da ETS) del prof. Bruno Casini che ha esaminato la documentazione dell’archivio di stato di Pisa e dall’archivio dell’ordine di S.Stefano.


“Giovanni Battista Lambardi di Arezzo, discese da parte del padre, da Fabiano figlio di Bernardino Lambardi e di M. Camilla di Girolamo Bacci e, da parte di madre, da M. Beatrice, figlia di Guasparri di Alessandro Tondinelli e di M. Marietta di Marco Fierabracci.
Il detto Giovanni Battista comparve davanti al vicario generale del vescovo di Arezzo e, per fare chiarezza sulla nobiltà dei suoi antenati produsse i capitoli, gli attestati e gli stemmi a colori, e designò come testimoni da esaminarsi le seguenti persone: Giovanni Battista Riccomanni, Donato di Gregorio Chiaromanni (ndr. seguono altri 7 testimoni)
Il 9 febbraio 1597,si svolse il processo per le provanze di nobiltà davanti al detto vicario generale e al cavaliere Angelo Mannini di Arezzo; redasse l’istrumento Valentino di Andrea Subbiano,notaio della Religione di S. Stefano.
I Dodici cavalieri del consiglio, nell’informazione inviata al granduca il 25 febbraio 1597,esposero che il Consiglio aveva veduto e considerato quanto il supplicante aveva prodotto e aveva trovato che egli,con il deposto dei testimoni e con fede pubblica aveva provato che discendeva, per padre madre e ava paterna dai Lambardi,dai Tondinelli e dai Bacci di Arezzo,tutte casate nobili e abili ai sommi onori fino al gonfalierato, per ava materna, dai Fierabracci, casata già ammessa al priorato e allora estinta;che egli supplicante aveva l’età di 20 anni.
Con un rescritto granducale del 16 dicembre del 1598 fu disposto: “Diaseli l’habito con questo che navighi”
Il 21 dicembre 1598, il detto Giovanni Battista prese l’abito di cavaliere milite dell’ Ordine di S.Stefano , in Pisa, all’età di 20 anni, per mano del cavaliere Silvio Piccolimini, gran contestabile. Le sue esequie furono celebrate il 19 agosto 1650.”