martedì 5 gennaio 2010

La provincia Terra di Lavoro

C'era una volta, in Italia, una provincia chiamata Terra di Lavoro . Come dice Wikipedia, "è una regione storico-geografica legata alla Campania, oggi risultante suddivisa tra le regioni politico-amministrative del Lazio, della Campania e del Molise". Il toponimo Leboriae, derivante da Terra di Laboris, per un certo periodo storico aveva sostituito il toponimo Campania, già in uso dal V secolo a.c. Il toponimo Leboriae è documentato da Plinio il Vecchio nell'opera Naturalis Historia. Su un documento di dubbia originalità, risalente al 1092, viene ritrovato indicato per la prima volta il toponimo Terra Laboris. Passando a tempi più vicini a noi, all'Unità d'Italia, nel 1861 la provincia di Terra di Lavoro era una fra le più vaste province d'Italia. Essa comprendeva i vasti fertili territori dei Circondari di Gaeta e di Sora , tutta la parte dell' Agro Nolano ricompresa nell'attuale provincia di Napoli, una parte delle province di Benevento, Avellino, Isernia, e ancora l'intero territorio dell'attuale provincia di Caserta.


Nel 1927 la provincia di Terra di Lavoro venne disciolta: i comuni laziali già appartenuti al Circondario di Sora confluirono nella nuova provincia di Frosinone, istituta nello stesso anno. Nel 1934 fu istituita la provincia di Littoria (ora Latina), che raggruppò gli attuali comuni laziali facenti parte dell'allora Circondario di Gaeta. I comuni campani, facenti parte dell'antica provincia di Terra di Lavoro, nel 1945 andarono a formare la neo costituita provincia di Caserta. Gli altri comuni, che già orbitavano attorno alle città di Benevento, Avellino, Isernia erano confluiti nelle rispettive province.



Di uno di quei comuni del Lazio, dell'antica provincia di Terra di Lavoro, erano originari i miei genitori, che lo avevano abbandonato tra la fine del 1943 e i primi giorni del '44, assieme alle loro famiglie e gruppi di famiglie affini od amiche, a causa dello sfollamento forzoso di tutta la popolazione civile orbitante nell'area circostante l'Abbazia di Montecassino. Gli Anglo Americani avevano deciso di bombardare il monte dalla cima alla base, nel tentativo di liberarla dalla presenza di forze tedesche che stavano opponendo una strenua resistenza all'avanzata verso Roma dell'esercito alleato. Al termine del conflitto, alcuni strateghi internazionali avevano dichiarato l'inutilità della Battaglia di Montecassino



Finita la guerra, vi fu il rientro di quasi tutti gli sfollati, ad eccezione del nucleo familiare dei miei nonni materni che decisero di rimanere nella campagna del cremonese, iniziandovi una nuova vita, non priva di avventure e disavventure.

Post correlati: La città e l'acropoli di Cassino
Foto: da Wikipedia
Fine prima parte


Postato da Marshall
http://ecopolfinanza.blogspot.com/2010/01/la-provincia-terra-di-lavoro.html

12 commenti:

  1. Bravo Marshall
    Mi sono permesso di aggiungere alcune foto al tuo già interessante post.

    La seconda battaglia di Montecassino, avvenne dopo la distruzione,da parte degli alleati, dell'abbazia, quando i tedeschi,fra le macerie,posero un gruppo di artiglieria,piuttosto modesto, con il quale bloccarono la V° armata per alcuni mesi.....
    La distruzione dall'abbazia forse fu inutile in quanto i tedeschi non l'avevano occupata,cmq la zona era presidiata dalla Wehrmacht,e le battaglie,per gli alleati,furono necessarie per sfondare il fronte e marciare verso nord.
    ciao

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  2. Marcello,
    ti ringrazio per la pubblicazione del mio post, e perchè vi hai saputo aggiungere foto che mi hanno commosso: L'Abbazia, così come la vedevo dal basso della piana di Cassino, ogni volta che mi recavo nella terra dei miei avi; l'interno della Basilica di Montecassino che mi riempiva di stupore, mentre ammiravo gli stucchi e gli ori alle pareti di cui è stra-ricca (Una meraviglia; anche se tu non sei d'accordo sul "fronzolame" nelle chiese: io, invece, ne vengo attratto. Non a caso ho ripreso ad assistere alle messe, quando ho potuto riaccedere alla mia chiesa centrale, ricca di tanti "fronzoli", invece di andare in altre, prive di barriere architettoniche, ma anche senza tutti quegli arredi e decori ); l'organo, perchè sai quanto sia celestiale la musica sacra, suonata da un bravo organista (vedi anche L'Inverno di Vivaldi, dal mio blog).
    Complimenti, perchè hai fatto scelte azzeccate!
    Ciao.

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  3. Marshall
    vedi non è che io non apprezzi gli interni della chiesa, come quelli della foto,anzi sono capolavori,seppur ricostuiti post guerra, dico solo che le chiese troppo ricche di arredi e di sontuose opere d'arte, distraggono, a mio giudizio, dal fatto che queste sono essenzialmente luoghi di culto e di preghiera.
    ciao


    ,come apprezzo gli interni di tante altre chiese, solo che proprio per questa loro ricchezza di

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  4. scutate ma l'ultima rigadel commento precedente
    è un refuso

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  5. Marcello,
    l'esistenza di Dio è il più grande dei misteri, al quale si crede o non si crede. Io, da grande miscredente, mi sono rimesso da poco a ripensare a questo mistero. Come tale l'ho accettato, facendo così rifiorire la mia fede, che era molto appassita. Vi è un passaggio, nel Credo, che amplifica la grandiosità del mistero..."Luce da Luce"..., e sprona le menti più elevate a cercare la soluzione dell' "enigma", senza però speranza di potervi riuscire.
    Dunque, Dio è Grandiosità Immensa e Irraggiungibile.
    Personalmente, quindi, non mi stupisco dello stupore che vorrebbero creare certe Basiliche, come quelle di San Pietro, o della stessa Montecassino, con le quali i nostri antenati hanno voluto onorare degnamente il "Signore", cercando di attrarre i fedeli anche con quel mezzo. Ai posteri rimane solo il compito/onere di mantenere "grandi" tali opere.

    Uno spunto personale, non polemico: quant'è diverso Dio, per come lo vediamo noi, rispetto a come lo vedono quelli di un'altra religione monoteista.
    Ciao, e non prendere tutto ciò per bigottismo: non mi ci sento affatto in tale veste.

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  6. Marshall
    la mia è una considerazione personale, se vado per ascoltare una messa,di cui praticamente conosco tutta la liturgia,in una chiesa, come quelle di cui stiamo parlando, mi distraggo per ammirare i capolavori esposti. Ci sono chiese con dei soffitti incredibilmente belli che, più li guardi e più scopri particolari che, in antecedenza, non avevi notato, dicasi ugualmente per quadri e statue.Tutto questo non agevola certamente la concentrazione sul rito che si sta officiando.

    Da questo punto di vista sono più apprezzabili le chiese calviniste, che essendo spoglie e senza immagini,neanche l'immagine sul crocifisso,ma solo la croce,permettono una maggiore concentrazione sul "colloquio diretto con Dio",secondo i loro canoni liturgigi.

    Ciò non toglie che da un punto di vista estetico le ns. chiese ed anche quelle ortodosse,siano più belle.
    ciao

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  7. Ma dopo aver ammirato l'arte e la belleza di tante nostre Chiese, non credete che sgorghi più facilmente un inno di gloria a Dio che ci ha elargito tanti doni ?
    Perfino i non credenti proveranno sentimenti di gioia, amore e...riconoscenza per tanta beltà

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  8. Commento di Marshall
    sul post quando è nato il Natale.

    Non avevo ancora letto gli ultimi due commenti di Marcello, che riassumono una grande profondità di pensiero.
    Il penultimo commento - contenente il tema della trasformazione dei templi pagani in templi per il culto cristiano (cambio avvenuto molto gradulmente nel, o a partire dal IV secolo, dopo l'emanazione dell'Editto di Costantino), per "sfruttare" gli edifici di culto preesistenti e per non "incidere" sulle abitudini a recarsi in determinate località, da parte dei credenti - ben si addice anche al post "La provincia Terra di Lavoro" pubblicato nel settore "Storia". Le foto di Montecassino, aggiunte da Marcello, mi hanno condotto all'Abbazia, facendomi ricordare che Montecassino è stato un ponderoso esempio di "riciclo" di edificio di culto, dal paganesimo al cristianesimo. Ne parla anche Dante, ricordandoci che "Il monte a cui Cassino è ne la costa / fu frequentato già in su la cima / da la gente ingannata e mal disposta": prima di diventare abbazia, era stato un tempio pagano per il culto del dio Apollo.

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  9. Ambra
    hai certamente ragione, ma io esprimevo un giudizio,di "coscienza", ad un livello molto alto come si conviene ad un colloquio con Dio, non ci può distrarre mentre si colloquia con Dio.....
    ciao

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  10. Mi ricordi un po la storia dei genitori del mio lui, con questo post...
    E' molto interessante il tuo blog. Si legge cultura, non baggianate, e ciò mi piace molto.

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  11. Occhi di notte
    benvenuta
    ciao

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  12. Occhi di Notte,
    grazie per i complimenti, sempre graditi.
    Mi sono sempre commosso quando, nel corso della vita, ho incontrato o conosciuto, qui al nord Italia, o in qualunque luogo non fosse la Ciociaria, gente proveniente da quella terra così martoriata nel periodo 43-45. La stessa commozione che ho provato ora nel sentire che i genitori del tuo lui sono forse di quelle parti.
    La piaga apertasi in quegli anni, non si è ancora del tutto placata nei miei.
    Mio padre, nonostante il suo basso livello culturale, ho scoperto ha condensato in un quadernone parte di quei ricordi. Quindi autobiografici: vissuti in prima persona sulla sua pelle.
    Basta.
    Per ora mi commiato, ringraziando per il passaggio da questo blog collettivo.
    Marshall

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