mercoledì 22 aprile 2009

La macchina per fare la carta continua dell '800

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3 commenti:

  1. Dedicato,prinipalmente a Marshall
    ciao
    Marcello

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  2. Marcello,
    ti ringrazio per la grande sensibilità, perchè tu sai e ti ricordi che ho lavorato parecchi anni in una cartiera (non dico quanti, altrimenti rivelerei la mia età, che non sento per niente addosso, nonostante il mio "acciacco" che tu conosci. Comunque sia, mi sento ancora un ragazzino, e, nonostante le mie periodiche esternazioni da adulto - vedi, per esempio, quelle contro quel furbacchione che si propone di voler "imprimere" i "sani" valori agli italiani! -, sogno ancora come uno della loro età).

    Parlare quindi di carta, macchine continue, processi produttivi, ma anche problemi connessi alla stampabilità della carta, e parlare quindi di tipografie e stampatori in genere, è come parlare dei Vangeli con un sacerdote.

    Proprio ieri, credere non credere, mi era venuto in mente di scrivere della nostra carta che andava per la maggiore: una triplacolla che era la più apprezzata dal mercato.
    Questo episodio, connesso con quella carta, mi sarebbe e mi servirà per introdurre alla Certosa di Garegnano (la Cappella Sistina del Nord).
    Quale sia il nesso tra le due, triplacolla e Certosa, se mi riuscirà, cercherò di spiegarlo con un post.
    Per ora, ciao.

    Mario (Marshall)

    p.s.
    Quel libro è un cimelio d'antiquariato, di grande valore storico. Conservalo con tutte le cure, come fosse una reliquia.

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